Madre Teresa di Calcutta e Il miracolo dell’ingegnere brasiliano
Marcilio Haddad Andrino, In coma affetto da una da una grave patologia cerebrale , viene portato in sala operatoria per un intervento disperato. La moglie era nella cappella dell’ospedale con un sacerdote e alcuni familiari e dalla sera prima aveva chiesto di pregare perché Madre Teresa “curasse” lei stessa il marito.
Il chirurgo, uscito mezz’ora prima dalla sala operatoria per un breve rinvio dell’intervento, vi rientra e trova il paziente seduto sul lettino, sveglio e cosciente, che gli domanda:
“Cosa ci sto a fare qui?”.
La guarigione, verrà certificato poi, fu istantanea e gli “ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo” semplicemente, e inspiegabilmente, scomparsi.
E’ uno dei rari casi di miracolo di “primo grado”, quello che contempla la risurrezione dalla morte o la cosiddetta “restitutio ad integrum“, cioè una guarigione totale che comporti la sanazione degli organi distrutti dalla malattia mentre la maggior parte dei miracoli accertati dal dicastero vaticano sono di “terzo grado”, cioè guarigioni istantanee da malattie per le quali la medicina avrebbe potuto ottenere risultati solo dopo molto tempo.