Signore
Comincia un nuovo giorno,
ed io mi trovo infermo
tra queste quattro mura.
Quando stavo bene
non sapevo apprezzare
la gioia di alzarmi balzando
con un salto dal letto
e di aprire le imposte
per far entrare la luce come un torrente
nella mia stanza.
Non apprezzavo la felicità
di offrirti in ginocchio
il mio corpo desto, i miei occhi,
le mie braccia, i miei piedi,
tutti i miei muscoli,
e prepararmi ad una nuova giornata di lavoro.
E’ stata necessaria questa malattia,
o Signore,
per rendermi conto che la salute è un dono
della tua bontà,
e che io non sapevo ringraziarti.
Per riparare l’indifferenza di allora
ti offro il mio corpo immobilizzato,
la mia fronte bagnata dal sudore della febbre,
le mie mani inoperose,
le mie ore di insonnia,
questo lungo giorno che mi aspetta.
Sin da ora unisco la mia sofferenza alla tua
Per questa intenzione…
Ti offro le gioie che mi procurano
Le visite che spero di ricevere.
Ti offro tutte le attenzioni premurose
che avranno verso di me,
e delle quali tanti malati si vedono privati.
Concedimi in ogni parte di questa giornata
La forza di accettare sorridendo la
Prova della sofferenza
Senza ribellarmi.
Fa, o Signore Gesù, che io sia un malato
disponibile ad accettare le cure,
che dia buon esempio
per la mia pazienza e per la mia gentilezza,
nei momenti nei quali
necessito del servizio degli altri.
Che io possa dimostrare sinceramente
la mia riconoscenza.
In questo modo riuscirò a dare
buona testimonianza,
come tuo discepolo,
anche durante la malattia.