Con lo sguardo dello «storico impuro, che non è mai rifuggito da sfide e magari trappole o provocazioni», come ha scritto di sé una volta, Franco Cardini vede nel riemergere degli indipendentismi la possibilità di un’Europa diversa da quella immaginata e costruita finora.
C’è chi un tramonto dello Stato nazionale l’ha non solo annunciato ma auspicato. Richiamandosi al politologo Philippe Schmitter, già nel 2000 l’allora presidente del Consiglio Giuliano Amato immaginava un’unione europea capace di ripensare il concetto stesso di sovranità, presentandosi come espressione di un ordine post statuale, un’architettura complessa di autorità su diversi livelli, con competenze ambigue e condivise. La parentesi dello Stato nazione si stava per chiudere, saremmo tornati
al Medio Evo.
Sorgente: “Il disastro dell’Italia unita”. Lo storico e la cupa profezia: “Presto, una profonda crisi…”