Stanchezza, irritabilità, ansia, insonnia. Disturbi legati allo stress che coinvolgono quasi 9 italiani su 10. A dirlo è una ricerca promossa da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica), che ha messo in evidenza la relazione tra gli stili di vita e lo stress, causa principale di disagi talvolta lievi, ma in grado di condizionare in maniera negativa il benessere psicofisico, peggiorando di conseguenza la qualità della vita di tutti i giorni.
Dall’indagine emerge come i disturbi da stress siano molto diffusi: l’85% della popolazione intervistata ne ha sofferto almeno una volta negli ultimi 6 mesi, mentre il 45% dichiara di averne avuti 3 o più. Le donne e i giovani sono i più colpiti, sia per incidenza sia per frequenza.
I disturbi più diffusi sono mal di testa (46,2%) e stanchezza (45,9%); seguono mal di stomaco (26,9%), tensione/dolore muscolare (25,5%), insonnia (24,9%) e ansia/agitazione (23,4%). Per gestire questi disagi, tra i rimedi scelti dagli italiani il più diffuso è il riposo (nel 52% dei casi), seguito dal ricorso ai farmaci di automedicazione (27%) e dall’attenzione all’alimentazione (26%).
Come possiamo difenderci? “La gestione dello stress è prima di tutto di tipo culturale, nel senso che è determinata dall’esperienza e dalle conoscenze – spiega Piero Barbanti, direttore Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore, Irccs San Raffaele di Roma – Se è vero che tutto comincia dalla testa, è anche vero che nella testa abbiamo gli strumenti per combattere lo stress”. continua
Fonte:affaritaliani.it