Una sentenza del Consiglio di Stato rifiuta l’affidamento diretto alle associazioni di volontariato, che oggi garantiscono il 70% dei trasporti sanitari. Il presidente di Anpas: “Con l’affidamento ai privati aumentano i costi e peggiorano i servizi”
La chiamata, le sirene spiegate, la corsa contro il tempo. Il servizio italiano delle ambulanze, sostenuto da circa 300mila volontari, potrebbe presto cambiare pelle. A febbraio una sentenza del Consiglio di Stato, recependo una direttiva europea del 2014, ha considerato non applicabile l’affidamento in via prioritaria del trasporto sanitario (non di emergenza e urgenza) alle associazioni di volontariato.
E tra le pubbliche amministrazioni sono sempre di più quelle che ricorrono alle gare d’appalto, con l’ingresso delle aziende private, che però fanno lievitare i costi. In un settore che finora è costato invece molto poco, grazie a un servizio coperto per il 70% con i soli volontari della triade Anpas, Croce Rossa e Misericordia. La spesa media è di soli 15 euro all’anno per cittadino, con differenze notevoli da regione a regione. continua
di Lidia Baratta Per Linkiesta.it