Quota 41? No si va verso Quota 42. La riforma pensioni si fa un lifting.
Dovrebbe essere aperta a tutti i lavoratori con 41 anni di lavoro coperto da contributi (massimo 2 anni di figurativi). La misura sostituirebbe la pensione anticipata (ossia la pensione distaccata da limiti anagrafici attuale).
Per gli uomini sarebbe un anticipo pensionistico di quasi 3 anni, visto che la soglia per la pensione anticipata nel 2019 sarà di 43 anni e 3 mesi. Per le donne si tratterebbe di un anno di anticipo (la pensione anticipata da gennaio sarà con 42 anni e 3 mesi di lavoro). Passare da quota 41 a quota 42, aumentando di un anno la soglia di contributi porterebbe ad un taglio di spesa, che renderebbe la manovra più facilmente attuabile.
Quota 42 sarebbe una via di mezzo tra quello che chiedono i precoci e la futura soglia di uscita per la pensione di anzianità che per via dell’aspettativa di vita nel 2019 salirà a 43 anni e 3 mesi.continua
Fonte:www.affaritaliani.it