Il passato non esiste più, ma ha lasciato le sue tracce. Noi ora siamo così in base alla risultante di tutto ciò che è avvenuto in noi e fuori di noi nel tempo.
Persino molti dettagli che trascuriamo hanno lasciato un segno più o meno importante per la nostra esistenza. Ricordare il passato con serenità, senza giudicarci, ci aiuta a comprendere meglio noi stessi e le nostre reazioni.
Ma è necessario fare un certo silenzio interiore e lasciare che il flusso dei pensieri scorra nella nostra mente.
Che cos’è realmente un ricordo? La risposta non è scontata. Non è detto che il ricordo coincida perfettamente con l’evento che prendiamo in considerazione. Esso si è stratificato con altri ricordi simili.
La nostra immaginazione, poi, ricrea il contesto fidandosi dei dettagli.
Quando si è più anziani tendiamo ad edulcorare i ricordi dell’infanzia la quale ci appare spesso come un’età più felice e spensierata.
Ma in genere non è stata così come ce la ricordiamo.
È disagevole far emergere i veri stati d’animo della nostra infanzia: le paure, le emozioni, i sentimenti, gli stati dolorosi e la noia che abbiamo provato realmente ci appaiono ora più annacquati.
Il tempo ha levigato molti nostri ricordi proprio per renderci la vita meno spiacevole. Tutto sommato, è meglio così, perché ogni persona coltiva i propri sogni traendo la loro materia dalla realtà.
Ma poi li trasforma in vista della sua evoluzione orientata alla Trascendenza.