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PERCHE’ quando ci mettiamo a dieta, non riusciamo a dimagrire? Dov’è l’errore? Persino quando ci si sente molto motivati, il fallimento nel confronto con la bilancia può essere pesante. Da che dipende? A volte anche le diete più collaudate possono nascondere qualche ‘trappola’ che ci induce a commettere degli errori che poi paghiamo con chili in più da smaltire.
Con l’aiuto dell’esperto, vediamo quali sono gli errori che possiamo commettere seguendo alcune delle diete più popolari. Quella senza glutine è una delle diete più seguite in questi ultimi anni perché, in effetti, riesce a sgonfiare e a darci la sensazione di perdere peso. “Il gluten-free è una moda tranne nei casi in cui con dei test precisi emerge che si è intolleranti al glutine”, spiega Nicola Sorrentino, direttore scientifico della Iulm Food Academy.
Ora si sta sviluppando una nuova malattia che è la ‘sensibilità non celiaca al glutine’. Chi soffre di celiachia deve mangiare senza glutine ma ciò non vuol dire che questa dieta faccia dimagrire tanto che se guardiamo in etichetta ci accorgiamo che per sostituire il glutine vengono usati altri ingredienti come, per esempio, i grassi per dare gusto e consistenza che a volte sono addirittura più calorici”.
SENZA GLUTINE: OCCHIO ALL’ETICHETTA In effetti, uno dei problemi delle diete di esclusione è che ci danno l’illusione che, una volta scelto il prodotto gluten-free, siamo liberi di mangiarne in quantità. Perciò, ci concediamo patatine fritte, biscotti e anche pasta e pane in porzioni più abbondanti perché convinti che non ci faranno ingrassare visto che sono senza glutine. In realtà, questa ‘anarchia’ dietetica può farci assumere più calorie e quindi farci ingrassare.
Se poi non si è celiachi o sensibili al glutine, sarebbe meglio mangiare una fetta di pane integrale piuttosto che una fetta di pane senza glutine realizzato con patate, zucchero, sale e chissà quali altri ingredienti. In genere, infatti, a questi alimenti si aggiunge tapioca o farina di riso per renderli più simili nel sapore e nella consistenza al pane comune. Leggi anche: “Dal sale all’alcol, le cinque mosse per una dieta sana”
LA DIETA A BASSO CONTENUTO DI GRASSI Anche le diete a basso contenuto di grassi possono indurre a commettere lo stesso errore. Per esempio, se si mangia un vasetto di yogurt si assumono in media 150 calorie che scendono a 100 se si sceglie quello a basso contenuto di grassi. Ma il ‘risparmio’ viene perso se poi mangiamo più di uno yogurt convinti che se lo scegliamo light siamo liberi di farlo.
“Chi vuole dimagrire – spiega Sorrentino – legge ‘light’ e pensa che ne possa mangiare quanto ne vuole ma non è affatto così. I prodotti con questa denominazione, infatti, sono alimenti con piccole variazioni per ridurne le calorie, ma a volte non vale la pena perché si utilizzano dolcificanti, gelificanti e sale per cui spesso è solo un’illusione per il consumatore che pensa che un prodotto light sia più sano o che addirittura possa consumarl
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