La Regina della Pace un giorno disse ai veggenti che molte anime, dopo la morte, vanno al Purgatorio ed attendono da noi preghiere e sacrifici Ma perché le nostre preghiere possono aiutarle a salire verso la luce? Ciò in virtù della Comunione dei santi, la quale è una verità ribadita anche dal credo apostolico
Consideriamo ciò che avviene nella nostra vita quotidiana Nella dimensione terrena ogni uomo vive grazie agli altri: riceve il DNA, il mantenimento e l’educazione dai genitori, eredita la lingua e la cultura dei progenitori, veste e mangia ciò che altri hanno realizzato con fatica, usufruisce dei beni a cui moltissimi hanno contribuito, beneficia del welfare, è protetto dalla legge, è istruito ed informato con mezzi pubblici e privati.
Nessun uomo è un’isola, insomma. In qualche modo, nel bene o nel male dipendiamo anche dagli altri Questo fatto potrebbe costituire un’analogia per la dimensione spirituale. Si rientra in quella che denominiamo economia divina”
Tutti noi possiamo sostenerci reciprocamente con le preghiere di intercessione, sia nella dimensione terrena che in quella spirituale, pur consapevoli che la Provvidenza sorregge tutto.
Se in unione con Cristo, noi offriamo le preghiere e le sofferenze per i defunti, essi ne beneficiano perché collaboriamo cosi al piano salvifico del Signore