Dieci anni fa tremò l’intero Paese, da subito incollato alla tv per le prime immagini che arrivavano dall’Aquila con i suoi palazzi sbriciolati, per il terrore di vedere cosa fosse rimasto dietro la polvere che avvolgeva la città, la speranza dei primi estratti dalle macerie, il dolore per chi non ce l’aveva fatta.
Il terremoto di 5.8 della scala Richter (con magnitudo momento di 6.3), causò 309 morti, 1.600 feriti, quasi 80mila sfollati e danni per 10 miliardi di euro solo in provincia dell’Aquila, senza contare i 56 Comuni del cratere sismico.