Giancarlo Magalli è stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti di Adriana Volpe. A stabilirlo è stato il Tribunale di Milano, Magalli dovrà presentarsi in aula il 15 luglio per affrontare la prima udienza del processo.
Il magistrato ha dunque accolto la richiesta della Volpe che era ricorsa a un avvocato in seguito a un’intervista rilasciata dal conduttore a Chi nel 2017.
Intervistata da La Repubblica la conduttrice ha affermato di aver voluto denunciare “anche per tutte le donne che non hanno il coraggio di farlo perché la prima cosa nella vita è il rispetto”.
“Si deve reagire alle discriminazioni non accettare frasi che infangano la dignità. Un uomo non può denigrare il lavoro di una donna, fare insinuazioni.
In Rai ci sono migliaia di segretarie,giornaliste, autrici: secondo lei sono l’unica ad aver subito angherie e soprusi?” Leggi anche: Domenica In, colpo commovente di Mara Venier: chi porta in studio Parole dure quelle di Adriana Volpe contro la Rai.
Tanto che ha aggiunto: “L’azienda non ha mai voluto prendere posizione, non si è dissociata”. Come se non bastasse la conduttrice ha proseguito: “Mi spostano a Mezzogiorno in famiglia, che il direttore di Rai 2 Carlo Freccero chiuderà.
Scelta legittima.
Ma quale donna ha il coraggio di denunciare se viene demansionata e resta senza lavoro?”.
A quanto pare la conduttrice nella guerra iniziata contro Magallli si aspettava di avere Viale Mazzini dalla sua parte, cosa che non sarebbe accaduta, e la sua battaglia, attraverso le sue parole, diventa la battaglia di tutte le donne impegnate nel mondo del lavoro che non vedono riconosciuto il proprio impegno.
Chiudendo, la Volpe ha aggiunto: “Credo nella giustizia. Lunedì vedrò l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini, mi auspico che tuteli la mia dignità e quella di tutte le donne”.