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La vera fede è credere che nulla è impossibile a Dio

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ABRAMO, MARIA VERGINE E GESÙ CRISTO:

Entrambi, in modo specifico, hanno creduto nell’impossibile che Dio può rendere possibile.

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Abramo ha accettato di compiere un gesto considerato immorale, con l’intenzione di immolare suo figlio Isacco su comando diretto di Dio.

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E Dio lo ha gradito, ma non gli ha permesso di portare a termine il comando. Questo paradosso è l’emblema della fede del cristiano, la quale è una seria e travagliata risposta all’amore di Dio che chiama ciascuno di noi a dimostrargli la nostra fedeltà assoluta, anche a costo di rinunciare a ciò che più amiamo, oltre la legge morale e l’etica comune.

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Maria Vergine ha accolto l’invito dell’Angelo, anche se aveva inizialmente paura. Rimanere incinta per opera dello Spirito Santo ed accettare l’evento in quel contesto spazio-temporale è il più grande atto di fede della storia dell’Umanità. Ella era consapevole che avrebbe rischiato di perdere il promesso sposo Giuseppe e la vita stessa. Ma si fidava completamente di Dio, il quale ha potuto portare a termine il suo immenso progetto d’Amore: l’Incarnazione.

Gesù Cristo ha accettato di affrontare la terribile passione e morte, pur essendo anche di natura divina. Ecco il paradosso dei paradossi: il Padre che ordina al Figlio di lasciarsi torturare e crocifiggere per salvare l’umanità. Moltissimi pensano che avrebbe potuto risparmiarsi una tale tragedia. Ma chi siamo noi per giudicare il nostro Giudice? A Dio è piaciuto attirare le sue creature attraverso il paradosso della fede, affinché divenissimo consapevoli del suo infinito amore per tutti noi.

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