lunedì, Maggio 29, 2023

Quotidiano Cattolico Online

L’impatto della tecnologia sulla...

La tecnologia ha permeato ogni aspetto della nostra vita quotidiana, trasformando radicalmente il...

L’evoluzione del ruolo della...

Il Ruolo della Figlia: Il ruolo della figlia nella società moderna è cambiato...

Milano: Studente ferisce la...

Abbiategrasso, nell'hinterland di Milano è stata scossa da un tragico episodio avvenuto...

Tragedia sul Lago Maggiore:...

Una giornata di festa si è trasformata in una terribile tragedia sul Lago...
HomeApprofondimentiSfidò il colera...

Sfidò il colera e salvò centinaia di vite: la storia di Giuseppe Moscati

- Advertisement -
- Advertisement -

Sfidò il Colera per salvare tante vite; curò oltre 2000 soldati nel primo dopoguerra, salvò dall’eruzione del Vesuvio gli ammalati dell’ospedale dove lavorava, fu il primo a sperimentare l’insulina per la cura del diabete.

- Advertisement -

A 43 anni morì all’improvviso sulla sua poltrona prima di ricevere l’ultima sua paziente, ma le sue gesta eroiche sono scolpite nella memoria dell’Italia intera.

- Advertisement -

Giuseppe Moscati è stato medico, professore e ricercatore italiano; la sua vocazione in vita è stata sempre prendersi cura dei più deboli al punto che ancora oggi viene ricordato come “il medico dei poveri”; questo perché, nonostante fosse figlio di un giudice e di una nobildonna, scelse una vita umile al servizio dei più bisognosi.

- Advertisement -

Si racconta che la sua vocazione per la medicina cominciò a 12 anni, quando si ritrovò ad accudire il fratello vittima di una brutta caduta da cavallo, che gli causò prima l’epilessia e poi la morte.

A soli 23 anni, con una tesi sull’urogenesi epatica, Moscati si laureò in medicina e pochi mesi dopo vinse i concorsi come assistente e collaboratore per l’ospedale degli Incurabili, a Napoli. Ma prima di recarsi in corsia, Moscati si svegliava ogni giorno all’alba, per offrire gratis le sue cure agli indigenti dei quartieri popolari della città.

Chi lo ha conosciuto ha detto di lui che il vero miracolo era il suo intuito e che gli bastava guardare negli occhi un malato per emettere una diagnosi precisa, quasi più di quanto siano in grado di fare oggi, un secolo dopo, le nostre tecnologie.

Moscati avrebbe potuto avere una carriera piena di successi, ma rifiutò prestigiose cattedre per rimanere al servizio dei più bisognosi. Dopo l’eruzione del Vesuvio (1906), l’epidemia di Colera (1911) e la 1Guerra Mondiale (1918), fu nominato primario dell’ospedale Incurabili, dove aveva salvato centinaia di vite.

- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato/a

Altri articoli

Preghiera a Padre Pio: “Ho tanto bisogno di Te”

O diletto figlio di San Francesco d’Assisi, che fosti chiamato da Dio a percorrere la via stretta dei consigli evangelici e ad assimilarti, ogni giorno, al mistero del Cristo Crocifisso, ora che godi della visione beatifica di Dio concedi...

Papa Francesco: “ al momento non ho intenzione di lasciare”

“AL MOMENTO NON HO INTENZIONE DI LASCIARE...”  IN UN’INTERVISTA A UN’EMITTENTE LATINOAMERICANA PAPA FRANCESCO FA SAPERE CHE "IN FUTURO LE DIMISSIONI DI UN PONTEFICE ANDRANNO DELINEATE UN PO’ MEGLIO”  BERGOGLIO HA AGGIUNTO CHE, SE MAI FACESSE UN PASSO INDIETRO,...

L’ultimo regalo di una mamma al figlio prima di morire: “Un libro per ogni futuro compleanno”

Laura le ha provate tutte pur di sconfiggere il male - scoperto ad ottobre - ma nulla è servito. E' deceduta lo scorso martedì nel suo letto Una toccante storia arriva dalla Toscana. Un libro per ogni futuro compleanno del...