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“colpito dal virus vi racconto come si sta davvero”

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Il racconto di un padre di famiglia a ilGiornale: “Con il virus non riuscivo a dormire la notte. Al mattino non avevo la forza di alzarmi. Solo il pensiero dei bambini mi ha fatto uscire dal tunnel”

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Fausto Biloslavo per il Giornale

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“Mia moglie si è contagiata nella casa di riposo portando il virus a casa. Il primo aprile avevo febbre alta, dolori al torace e alla spalla.Poi sono stati infettati i figli ed è iniziato l’incubo” racconta al Giornale un padre di famiglia. La consorte lavorava alla Primula di Trieste, una piccola residenza per anziani ricavata dentro un condominio. Due decessi per il Covid-19 accertati e 36 ospiti, tutti infettati e trasferiti. Il centro è stato chiuso e la procura ha aperto un’inchiesta. Anche fra i 22 operatori e fra gli stessi condomini si registrano dei positivi.

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“Dalla casa di riposo hanno avvisato che qualcosa non quadrava, ma l’azienda sanitaria si è mossa a rilento. Ad un ospite che era in dialisi ogni due giorni all’ospedale Maggiore hanno fatto il tampone di venerdì rimandandolo alla residenza. Lunedì è arrivato il risultato positivo” racconta la fonte de il Giornale denunciando ritardi e mancanze. “Con il virus non riuscivo a dormire la notte. Al mattino non avevo la forza di alzarmi. Solo il pensiero dei bambini mi ha fatto uscire dal tunnel. Il più piccolo, che voleva sempre starmi vicino, dovevo allontanarlo nella speranza di non contagiarlo” spiega il papà in via di miglioramento. “Ci siamo sentiti abbandonati. Non potevamo neppure andare a fare la spesa o a gettare le immondizie – racconta – Siamo stati aiutati dagli amici. Poco o niente dall’assistenza domiciliare”. Fonte: il Giornale.it 

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