È giallo a Cesenatico, dove in pieno centro storico è stato trovato un cadavere. L’allarme è arrivato alle otto del mattino da una passante: si è scoperto, così, che la vittima è un medico di 67 anni. Le prime indagini hanno permesso di ipotizzare che l’uomo si sia suicidato, ma non si escludono altre piste.
Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di ieri: intorno alle otto una donna si trovava in viale Nino Bixio mentre era a passeggio con il proprio cane, quando si è resa conto della presenza di una persona distesa a terra. Viale Bixio è la strada che affianca la vena Mazzarini, e l’uomo si trovava accanto a un palazzo di 8 piani, senza dare segni di vita. Si è scoperto poi che la vittima viveva da sola e non era originaria di Cesenatico.
Il gesto estremo
Sin dal primo momento si è fatta strada l’ipotesi del gesto estremo: quella del suicidio pare essere la pista più accreditata, ma le indagini sono ancora in corso. Dopo che la passante ha allertato le forze dell’ordine, sono subito accorsi sul posto i carabinieri del Reparto provinciale di Forlì-Cesena e della Compagnia di Cesenatico. Le forze dell’ordine si sono date da fare in maniera tempestiva per riuscire a identificare la vittima e tentare di risalire alle ragioni della morte.
Poco dopo è sopraggiunto il medico legale, e per fare chiarezza è arrivato anche il pubblico ministero di turno. Tuttavia non sembrano esserci dubbi, anche se resta da capire che cosa abbia indotto il medico a suicidarsi.
La vittima
La vittima si chiamava Francesco Ferraro e lavorava come urologo tra Cesenatico e Cervia. Proprio a Cesenatico aveva preso una casa in affitto, la stessa da cui si è buttato o è precipitato, all’angolo tra viale Bixio e via Pascoli. Alcuni vicini hanno tentato di prestare i primi soccorsi, ma per il medico c’è stato poco da fare. È arrivata sul posto anche un’ambulanza del 118, ma è ripartita senza la vittima, una volta che è stata constatata la morte di Ferrari. Medico di base, Ferraro aveva uno studio a Cesenatico; il suo corpo era vestito, e si ipotizza che l’uomo sia morto sul colpo dopo essersi gettato dal secondo piano.
Che cosa è successo
Per quasi tutta la mattina la strada è stata chiusa, con il traffico veicolare che è stato deviato su via Pascoli e lungo le altre strade che incrociano la vena Mazzarini. Una precauzione che si è resa necessaria in un primo momento per tentare di assicurare i soccorsi e, più tardi, per consentire alla polizia scientifica di provvedere ai rilievi del caso in tranquillità e senza curiosi di mezzo.
A quel punto il corpo è stato recuperato, anche se il mistero non si è ancora dissolto del tutto. A quanto si sa, l’uomo non ha lasciato biglietti o altri messaggi che permettano di scoprire o di spiegare le ragioni del suo gesto. Sempre ammesso che si tratti di un suicidio.