A Gragnano, al sacello della Madonnina delle Rose, una statua che raffigura San Padre Pio è stata devastata da ignoti. Alcuni vandali, che per il momento non sono ancora stati individuati, si sono introdotti in una proprietà privata per poi danneggiare la statua. Il proprietario dell’area, un uomo di 71 anni, non appena si è reso conto del vandalismo ha contattato il 112. Le forze dell’ordine hanno ricevuto la denuncia e hanno dato il la alle indagini.
Il precedente di Taurisano
Non è la prima volta che una statua dedicata al frate di Pietrelcina finisce nel mirino dei vandali. Pochi mesi fa, un episodio simile si era verificato a Taurisano.
Il gesto deprecabile era stato messo in atto da ignoti che si erano introdotti nella Villa Comunale per poi deturpare la statua di Padre Pio in marmo. La persona – o le persone, visto che gli autori non sono mai stati identificati – era entrata in azione a pochi metri di distanza dal municipio: non una location isolata, dunque, ma un posto centrale.
Pur correndo il rischio di essere visti da qualcuno e scoperti, i vandali si sono accaniti sul viso della statua ma l’hanno danneggiata anche in altre zone, arrivando addirittura a staccare una mano.
Lo sdegno sui social network
Nel caso di Taurisano, la scoperta del fatto sacrilego era stata compiuta da alcuni cittadini, e nel giro di breve tempo tutto il paese era stato pervaso da un’ondata di sdegno. La notizia era stata diffusa anche sui social network, dove ha suscitato sentimenti di riprovazione, tra i devoti ma non solo.
Così, partì la caccia ai responsabili, che però non diede alcun esito, a dispetto delle immagini provenienti dalle telecamere presenti nei circuiti di sorveglianza video della zona. Il sindaco di Taurisano Raffaele Stasi, tuttavia, non aveva voluto che si identificasse quel gesto come un atto di vandalismo, sottolineando come tutti i suoi concittadini fossero devoti di San Pio: mentre gli agenti della polizia municipale si erano dati da fare per individuare i responsabili, questi ultimi erano stati definiti dal primo cittadino come persone che dovevano essere curate.
L’episodio di Chieti Scalo
Nel 2016, una statua di Padre Pio era stata distrutta a Chieti Scalo, ma in quel caso i danni arrecati dai vandali non si erano limitati a questo.
Gli ignoti che erano entrati in azione, infatti, in un primo momento avevano devastato i citofoni di alcune case al Villaggio Celdit, per poi concentrarsi sulle fioriere. A quel punto, non contenti dei danni che avevano causato, si erano trasferiti nella piazza intitolata a Pio X, e qui avevano letteralmente mandato in frantumi la statua del frate di Pietrelcina.
I resti in gesso erano stati trovati sui marciapiedi, e anche in quel caso la polizia municipale aveva avviato tutti gli accertamenti necessari per risalire ai responsabili, ma senza successo. Come si vede, la furia iconoclasta dei vandali colpisce da Nord a Sud, dall’Emilia Romagna alla Campania, senza distinzioni geografiche.