Sta per avvicinarsi al traguardo dei 90 anni di età Edith Bruck, eppure la vita continua a riservarle delle sorprese inattese.
Per esempio la visita in casa di Papa Francesco, che lei ha definito come un’esperienza irripetibile e unica. La scrittrice e poetessa ha accolto il Pontefice lo scorso 20 febbraio, e si è trattenuta con lui per un paio di ore.
Bruck è nota per essere stata nei campi di concentramento ai tempi della dittatura nazista: la deportazione è uno degli avvenimenti che racconta nel suo ultimo libro, edito da La Nave di Teseo e intitolato “Il pane perduto”.
Un’opera che è stata letta dal Santo Padre, che proprio per questo motivo ha chiesto di incontrarla.
Il libro di Edith Bruck
La biografia ripercorre l’intera esistenza dell’autrice, sin da quando era bambina e, appunto, fu costretta alla deportazione.
Nel libro è presente anche una lettera a Dio che, evidentemente, ha colpito molto Papa Francesco. La scrittrice ha spiegato che l’incontro con il Pontefice è stato uno dei più bei regali che la vita potesse farle.
Per altro, Furio Colombo ha proposto il suo libro per il Premio Strega 2021, e si sa già che l’opera sarà in concorso anche per il Premio Campiello.
La visita del Santo Padre
Contattata dall’Ansa, Bruck ha spiegato di essere rimasta molto commossa dalla visita del Santo Padre, che ha avuto l’onore di abbracciare.
Nel corso dell’incontro la scrittrice ha anche pianto, mentre Bergoglio la invitava con dolcezza a respirare. Secondo quanto riferito dalla poetessa, il Papa è stato spontaneo e si è comportato con estrema dolcezza, oltre che con la tipica semplicità che da sempre lo contraddistingue: anche per questo motivo, lo ha definito una persona eccezionale dal punto di vista umano, con un atteggiamento di familiarità.
Chi è Edith Bruck
Edith Bruck è una scrittrice che vive da tempo a Roma, ma è originaria dell’Ungheria. Ha spiegato di aver ricevuto la visita del Papa perché il Pontefice era rimasto colpito dalle sue parole, al punto che nel corso dell’incontro ha citato con una notevole memoria diversi passi del libro.
In particolare, ha menzionato il punto in cui Bruck narrava dell’episodio che la vide protagonista con un soldato, che per pietà le lasciò nella gavetta della marmellata: un lampo di umanità in un contesto terribile come quello dei campi di concentramento.
Le parole del Papa
Bergoglio ha letto un articolo sull’Osservatore Romano in cui si parlava del libro di Edith, e a quel punto ha deciso di voler conoscere l’autrice. Il Santo Padre si è detto estremamente colpito dalla lettera a Dio che la scrittrice ha redatto, e le ha portato in dono un grande Talmud e un menorah. Inoltre, ha firmato la sua enciclica con una dedica speciale.
In cambio, ha ricevuto in omaggio dall’autrice un libro di poesie. Il prossimo 3 maggio, Edith Bruck compirà 90 anni: probabilmente non avrebbe potuto immaginare un regalo più gradito e sorprendente per un anniversario tanto importante.