Una donna era morta da due giorni in ospedale, ma i familiari non sono stati avvisati da nessuno. L’episodio, che forse non è riconducibile a un caso di vera e propria malasanità ma di certo non se ne discosta molto, sia è verificato in Calabria, e più precisamente a Cosenza, e i figli della donna hanno espresso la volontà di avere notizie più chiare a proposito di ciò che è successo.
La vittima era deceduta dopo essere giunta al pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza; la donna, in età avanzata, era ospite in una casa di riposo a Dipignano, e il 16 febbraio è stata condotta al nosocomio.
Tuttavia i suoi parenti per due giorni non ne hanno saputo più nulla, fino a che hanno scoperto che il corpo della donna era già in obitorio, conservato in una cella frigorifera.
Che cosa è successo
Sono stati proprio i figli della donna, che si chiamava Maria, a contattare i giornalisti per rendere noto il fatto, non prima di aver dato mandato al proprio avvocato in modo che un esposto potesse essere presentato in Procura e che, soprattutto potesse essere messa a disposizione la cartella clinica della vittima.
Maria Pia Esposito, figlia della vittima, ha semplicemente espresso il desiderio di scoprire che cosa è successo a sua mamma e soprattutto sapere il motivo per il quale l’ospedale non ha contattato per due giorni i familiari, benché la scheda della donna contenesse tutti i loro numeri di telefono.
Le prime ricostruzioni
In base alle prime ricostruzioni che sono state effettuate dai parenti, la signora Maria aveva avuto un malore nel pomeriggio di martedì 16 febbraio, con vari sintomi compresi conati di vomito.
A quel punto dalla casa di riposo era partita una chiamata al 118, e nel giro di poco tempo la signora è stata condotta in ospedale.
Dopo alcune ore dal momento in cui la donna era stata accolta in pronto soccorso, i parenti della signora sono stati contattati da un medico, intenzionato ad avere informazioni a proposito dello stato clinico della paziente.
Tali informazioni sono state messe a disposizione dal genero, che tuttavia ha suggerito allo specialista di entrare in contatto direttamente con la casa di riposo per avere un quadro clinico più preciso e approfondito. Da quel momento, però, non sono giunte più notizie.
Il mistero
Nelle ore e nei giorni seguenti, i parenti hanno telefonato più volte in ospedale per avere degli aggiornamenti a proposito delle condizioni della loro congiunta, ma non hanno mai avuto risposta.
Quando poi sono andati in prima persona al pronto soccorso, non è stato permesso loro di entrare, ricevendo come unica risposta che avrebbero dovuto chiamare i numeri di telefono dell’ospedale. Quando, però, il centralino passava le chiamate al reparto, la linea cadeva o il telefono continuava a squillare a vuoto. Insomma, un mistero a tutti gli effetti, che si è concluso nel modo più tragico: ma ora i familiari vogliono far chiarezza.