Il coronavirus può essere intrappolato da un farmaco: identificato con la sigla I3C, sarebbe in grado di impedire al virus di uscire dalle cellule che ha già infettato e quindi di andare a colpire gli altri tessuti del corpo.
Il prodotto è tollerato bene dal corpo umano, anche perché viene già impiegato per altri trattamenti; è naturale e nei primi test in provetta ha inibito gli enzimi che consentono al virus di evadere. Nel giro di breve tempo, dunque, lo si potrà adoperare in test clinici per il Covid.
Uno studio in merito è stato condotto da un team internazionale di studiosi guidati da Pier Paolo Pandolfi, genetista dell’Università del Nevada e dell’Università di Torino, e da Giuseppe Novelli, genetista dell’Università del Nevada e dell’Università di Tor Vergata. Hanno collaborato anche la Boston University e l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.