Il Dottor Rawlings Maurice, nel suo libro “To Hell and back“, racconta l’impressionante caso di Charlie mckaig, un uomo di 48 anni della Fayette, USA. Mentre era nello stesso studio dell’ospedale, era morto di infarto. Rawlings gli fece massaggi al cuore. Dice: al recupero dei battiti, mi guardava disperatamente e mi diceva: ” non si fermi, non si fermi, sono all’inferno, sono all’inferno!”.
Pensavo fossero allucinazioni. Dopo un paio di momenti, tornò a rimanere senza battiti e, tornando indietro, ripeteva disperato: ” per favore, non si fermi. Non capisce? Ogni volta che si ferma, vado all’inferno!”. Quando mi ha chiesto di pregare, io mi sono sentito insultato e l’ho fatto tacere.
Ero un dottore, non un ministro cristiano. Ma le infermiere mi hanno guardato commosse. Poi, tornando indietro, gli feci ripetere parola per parola, una preghiera spontanea, qualcosa come: “Gesù Cristo, figlio di Dio, salvami dall’inferno“. allora, una strana conversione religiosa si è verificata. Non sono mai stato testimone di una cosa del genere.
Il paziente si e ‘calmato e si e’ sentito rilassato. Ero commosso, non solo perché quella preghiera spontanea aveva salvato Charlie, ma perché io mi sentivo toccato nelle mie convinzioni.
A Charlie, da allora, sono stati impiantati tre bypass, ma mi è ancora difficile credere che una povera preghiera, fatta da me, abbia aperto a Charlie la via della salvezza. La conclusione è che non dobbiamo mai pensare che le preghiere non sono efficaci.
Questo mi ha stimolato nella mia vita professionale per cercare nuovi casi e indagare… L’ esperienza dell’inferno di Charlie mi ha fatto rispolverare la mia Bibbia quella stessa notte e leggere altri libri sulla fede.
Fonte * Uniamoci per aiutare le Anime Sante del Purgatorio *