“Ve lo siete meritati”. Con una terribile frase, scritta su dei “pizzini“, Renzo Tarabella ha suggellato la strage compiuta. L’83enne di Rivarolo Cavanese che, durante la notte tra domenica e lunedì, ha ucciso la moglie, il figlio e i due vicini di casa , aveva premeditato tutto con micidiale lucità e freddezza.
E non solo, l’anziano avrebbe vegliato i cadaveri per ben 7 ore prima di tentare il suicidio. Uno scenario veramente molto macabro, intricato e carico di dettagli molto inquietanti quello che si profila dopo 48 ore dalla strage di Rivarolo Cavanese.
Al vaglio della procura i due biglietti trovati nella casa scritti da Tarabella, l’ipotesi al momento più probabile al vaglio degli inquirenti è che l’assassino abbia invitato i vicini in casa per parlare di questioni legate all’affitto della casa, non si è ancora potuto chiarire il motivo per cui a un certo punto abbia estratto la pistola, che deteneva regolarmente, e abbia fatto fuoco.
Nei biglietti, scritti da Tarabella probabilmente dopo la tragedia, il pensionato giustifica il suo gesto con il rancore covato nei confronti della famiglia Dighera.
