Genova, svariati ragazzi raccontano di aver visto il filmato: “Un sacco di amici l’hanno visto”. Interviene Il Garante della privacy avverte: “Farlo circolare è un illecito”
Si allungano i tempi sul caso Ciro Grillo, arrivano nuovi interrogatori e altre memorie difensive.
Continua a creare molta attenzione il caso della circolazione di un video registrato nella villetta quella notte a Cala di Volpe.
I genitori di Silvia, la studentessa che accusa il gruppo di giovani di stupro, hanno denunciato un fatto -che se fosse confermato-sarebbe molto grave:”Abbiamo appreso che frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave”. La conferma arriva da un giovane che, parlando ai microfoni di Non è l’arena su La7, ha detto: “Un sacco di amici l’hanno visto. Con i telefoni gira tutto…”
A Genova, l’inviata di Non è l’Arena è riuscita ad intercettare Ciro Grillo («Non rilascio dichiarazioni, facciamo parlare i fatti»,
