Nella storia della scomparsa di Denise Pipitone, cera una persona che non era stata ascoltata.
È la voce di Tony Pipitone, marito di Piera Maggio, non padre naturale della bimba, ieri sera e stato ascoltato durante una telefonata a “Quarto Grado”.
“È figlia mia, la dobbiamo riportare indietro – ha detto durante la trasmissione di Rete4 – La bambina per me stravedeva, abbiamo vissuto dei momenti bellissimi. Mi diceva: ‘Papà ti voglio bene’. Era sempre allegra, come me si divertiva”.
L’uomo durante il suo intervento ricorda i giorni spensierati in cui la portava con se a Mazara del Vallo su una macchina scoperta, Denise non si avvicinava mai a persone estranee.
Pipitone è tornato con la memoria a quel terribile 1 settembre 2004, rientro a casa alle 12,10 e subito fu informato che Denise era scomparsa da circa 40 minuti
“Nell’immediato ho preso la macchina e ho iniziato a girare – racconta – Non sapevo cosa pensare, non si era mai allontanata da casa, ho girato strade a casaccio”. Da quella terribile mattina Tony Pipitone prega tutte le sere e promette: “Denise, quando sarà finito, papà ti porterà a mangiare un gelato. Il mio cuore batte per te, non farlo fermare amore mio”.
Denise mi diceva: ‘Papà ti voglio bene’.