Ryanair potrebbe richiedere un risarcimento di circa 8.000 euro a una passeggera che ha causato un ritardo di quasi tre ore sul volo Milano Malpensa-Brindisi, a seguito del suo rifiuto di interrompere una videochiamata durante la fase di avvicinamento del Boeing 737 alla pista di decollo. Questo incidente potrebbe anche portare alla messa in lista nera della passeggera, impedendole di volare nuovamente con Ryanair.
Il volo FR3416 era programmato per decollare da Milano Malpensa alle 17:45, ma a causa di un ritardo di un’ora del volo proveniente da Catania, il decollo è stato posticipato. La passeggera, impegnata in una videochiamata, ha rifiutato di interrompere la conversazione e di mettere il proprio telefono in modalità aerea, come richiesto dalle normative internazionali. Inoltre ha reagito male alle richieste del personale di bordo e degli altri passeggeri di rispettare le regole e di non ostacolare la partenza del volo.
L’equipaggio di Ryanair ha richiesto l’intervento della polizia per far scendere la passeggera e permettere al volo di decollare. Il Boeing 737 e finalmente decollato alle 20:34, accumulando un ritardo di tre ore, di cui una dovuta al ritardo del volo proveniente da Catania.
Stando a quanto riportato da Il Corriere i ricavi di Ryanair per il primo trimestre del 2023, ogni vettore in partenza da Milano Malpensa genera 1.900 euro all’ora, il che potrebbe portare un potenziale danno per la compagnia di 7.600 euro. In sintesi, la passeggera ha causato un significativo ritardo al volo e potrebbe essere costretta a pagare un risarcimento alla compagnia aerea.