ROMA – L’ATAC, l’azienda di trasporti municipalizzata della capitale, ha emesso un provvedimento disciplinare con sospensione dal lavoro ad una dipendente “fatina”che ha simulato una malattia dal lunedì al venerdì in modo regolare, al fine di vendere gioielli e amuleti nelle fiere in giro per l’Italia. La donna, che ricopriva una posizione operativa di controllo sui mezzi, documentava i suoi spostamenti sui social media durante le visite ai mercatini del paese. La sua attività è stata seguita per sei mesi di sorveglianza da parte degli ispettori dell’ATAC. La dipendente, incaricata di controllare i mezzi di trasporto dell’ATAC, ha commesso l’errore di documentare le sue escursioni commerciali attraverso i social media.
Durante questo periodo di sorveglianza, è emersa chiaramente la discrepanza tra le informazioni fornite dalla dipendente riguardo alla sua presunta malattia e le prove concrete delle sue attività commerciali. Gli ispettori hanno raccolto prove fotografiche e testimonianze che dimostravano come la donna fosse impegnata nella vendita di gioielli e amuleti nelle fiere di diverse città italiane durante le sue assenze dal lavoro. Una volta raccolte le prove necessarie, l’ATAC ha preso provvedimenti disciplinari contro il dipendente.
Questo episodio ha sollevato questioni sulla corretta gestione del personale all’interno dell’ATAC e ha evidenziato l’importanza di un controllo adeguato per prevenire abusi e comportamenti scorretti da parte dei dipendenti. L’azienda si è impegnata a rafforzare i suoi controlli interni al fine di garantire l’integrità e l’etica professionale dei propri dipendenti, assicurando nel contempo un servizio di trasporto pubblico efficiente e affidabile per i cittadini di Roma.