Genitori milanesi accusati di tentato omicidio del loro figlio di 4 anni affetto da un tumore aggressivo hanno causato un’ampia indignazione nella comunità locale. La coppia, dichiaratamente contraria al vaccino, ha rifiutato di consentire il test Covid necessario per il ricovero del bambino in un ospedale specializzato nel trattamento della sua condizione medica. La situazione è diventata così critica che il pubblico ministero è stato costretto a intervenire per risolvere la situazione e garantire che il bambino possa ricevere le cure adeguate. La coppia, nonostante le raccomandazioni mediche e il protocollo di sicurezza, ha negato l’autorizzazione necessaria per trasferire il figlio in un’altra struttura sanitaria più adatta alle sue esigenze.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la Procura è stata costretta ad agire data l’urgenza della situazione, poiché le normali procedure giudiziarie davanti al Giudice Tutelare o al Tribunale dei Minorenni non potevano essere attuate tempestivamente. La legge prevede il prelievo coattivo dei campioni biologici solo per fini investigativi, ma in questo caso eccezionale è stato necessario “forzare” la norma penale per garantire il tampone obbligatorio.
Il test era fondamentale per escludere eventuali incidenti, considerando che il piccolo sarebbe stato trattato in un ambiente ospedaliero con molti altri pazienti pediatrici immunodepressi.
La vicenda ha sollevato una serie di questioni legali ed etiche, mettendo in luce i diritti dei minori e la responsabilità genitoriale nel prendere decisioni che riguardano la salute e il benessere dei figli. La comunità si è mobilitata per sostenere il bambino, mentre le autorità stanno cercando di garantire che il bambino riceva le cure necessarie e adeguate per combattere la sua malattia.
Si tratta di un caso che evidenzia l’importanza di equilibrare il diritto dei genitori di prendere decisioni riguardanti i propri figli con la necessità di garantire la loro salute e sicurezza. In situazioni simili, è fondamentale che le autorità competenti intervengano tempestivamente per proteggere i minori e garantire loro il diritto a ricevere cure mediche appropriate.