“L’unico pentimento che abbia senso è togliermi la vita”
Alessandro Impagnatiello, l’uomo che ha ucciso Giulia Tramontano e il figlio che portava in grembo, ha espresso l’ipotesi del suicidio. Bugiardo, narcisista, manipolatore: il ritratto del killer che ha continuato a inventare storie anche durante la confessione: “Ho aiutato Giulia spingendo il coltello nel collo per non farla soffrire“. Il martedì, dopo l’omicidio, ha chiamato la sua ex compagna, con cui aveva avuto un altro bambino, dicendo: “Voglio stare con lui“. E lei risponde: “Ma sei pazzo? Stanno cercando il corpo di Giulia e tu vuoi che porti nostro figlio?”
Il suo avvocato, Sebastiano Sartori, ha parlato al momento della sua uscita dalla casa circondariale, rispondendo alle domande dei cronisti sul fatto che chiederà o meno il trasferimento del trentenne in una struttura sanitaria. Sartori ha dichiarato: “No, no, può rimanere in carcere”. Quando gli è stato chiesto se avrebbe richiesto una consulenza psichiatrica, ha risposto: “Vedremo, vedremo. Come difensore, devo approfondire alcuni aspetti”. L’avvocato non teme che Impagnatiello possa compiere gesti estremi all’interno del carcere e ha affermato: “Sono sereno, sono bravi e credo che abbiano trovato una soluzione adeguata”.
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