Gli Spaghettoni alla Conventuale sono una prelibatezza culinaria che affonda le radici nella tradizione italiana e, in particolare, nella cucina dei conventi. La leggenda di come sono nati è avvolta da un’atmosfera antica e affascinante. Ci troviamo nel medioevo, un’epoca in cui i conventi e i monasteri erano importanti centri di cultura e spiritualità, ma anche di produzione alimentare. In questi luoghi, i monaci e le monache lavoravano diligentemente la terra, coltivando orti e producendo il proprio cibo per sostenersi.
Uno degli alimenti principali era la pasta, un alimento semplice e nutriente che poteva essere conservato a lungo. I monaci e le monache si dedicavano all’arte della pasta fatta in casa, con maestria e dedizione. Uno dei monasteri più famosi per la sua produzione di pasta era situato nella regione centrale dell’Italia. Si narra che un giorno una monaca del monastero, mentre impastava la pasta, decise di sperimentare con un formato nuovo e innovativo. Invece dei soliti spaghetti sottili, decise di tirare la pasta in modo più spesso, ottenendo così degli Spaghettoni più grandi e robusti. Questa nuova creazione fu accolta con entusiasmo dai suoi compagni, che apprezzarono il gusto e la consistenza unica di questa nuova varietà di pasta.
La notizia degli Spaghettoni alla Conventuale si diffuse rapidamente, e ben presto le altre comunità religiose iniziarono a produrre questa prelibatezza nelle loro cucine. La fama degli Spaghettoni crebbe tanto che persino i nobili e la nobiltà circostante desideravano gustarli.
Col passare del tempo, gli Spaghettoni alla Conventuale divennero una specialità conosciuta in tutta Italia. La ricetta veniva tramandata di generazione in generazione, mantenendo viva la tradizione dei monaci e delle monache che avevano dato vita a questa pasta speciale.
Oggi, gli Spaghettoni alla Conventuale sono considerati un piatto tipico della cucina italiana e sono apprezzati per la loro forma imponente e il loro gusto ricco. La leggenda di come sono nati rappresenta un esempio affascinante dell’intersezione tra la cucina e la storia dei conventi italiani, e ci ricorda l’importanza dei monaci e delle monache nel preservare le tradizioni culinarie del nostro paese.
Ingredienti:
- 5 Alici Salate di Cetara
- 8 gherigli di noce
- 80 g di pecorino grattugiato
- 400 g di vermicelloni o spaghettoni
- 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- 1 spicchio d’aglio tritato
- Sale q.b.
- Prezzemolo q.b.
Istruzioni:
- Inizia mettendo a bagno le Alici Salate di Cetara in acqua fredda per circa 30 minuti per dissalarle leggermente. Successivamente, sciacquale sotto l’acqua corrente e dissossale, rimuovendo la lisca centrale. Tritale finemente e tienile da parte.
- In una padella, tosta i gherigli di noce a fuoco medio fino a quando diventano leggermente dorati. Una volta tostati, tritali finemente e mettili da parte.
- Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuoci i vermicelloni o gli spaghettoni seguendo le istruzioni sulla confezione. Scolali al dente, conservando un po’ di acqua di cottura.
- Nel frattempo, in una larga padella, scalda l’olio extra vergine d’oliva a fuoco medio. Aggiungi lo spicchio d’aglio tritato e fai soffriggere fino a quando diventa dorato e profumato.
- Aggiungi le Alici Salate di Cetara tritate nella padella con l’aglio e mescola bene per distribuire uniformemente il sapore.
- Aggiungi anche i gherigli di noce tritati e mescola nuovamente per amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungi i vermicelloni o gli spaghettoni scolati nella padella con il condimento e mescola delicatamente per combinare tutti gli ingredienti. Aggiungi un po’ di acqua di cottura dei pasta, se necessario, per ottenere una consistenza cremosa.
- Aggiusta di sale, se necessario.
- Servi gli Spaghettoni alla Conventuale caldi, spolverizzando con abbondante pecorino grattugiato e prezzemolo fresco tritato.
- Gusta e goditi questo piatto ricco di sapori, con l’accostamento unico delle Alici Salate di Cetara e dei gherigli di noce.
Buon appetito!