Un potenziale cambiamento che suscita dibattito all’interno della Chiesa Cattolica.
Recentemente, alcuni siti orientati verso il tradizionalismo, come Messainlatino, The Pillar e The Remnant, hanno diffuso la notizia che Papa Francesco potrebbe stare considerando una revisione dell’Universi Dominici gregis, l’apostolic constitution stabilita da Papa Giovanni Paolo II nel 1996, in collaborazione con il cardinale Gianfranco Ghirlanda, esperto in diritto canonico. Le fonti indicano che la riforma potrebbe introdurre la partecipazione di laici, inclusa la presenza femminile, nella selezione del nuovo Pontefice.
L’Ufficio Stampa Vaticano ha però smentito l’esattezza di tali affermazioni.
Tra le possibili modifiche, viene discussa una nuova metodologia per le Congregazioni generali, che sono le assemblee preparatorie al Conclave, suggerendo un approccio basato su piccoli gruppi di lavoro piuttosto che su larghe discussioni plenarie, seguendo il modello recentemente adottato durante l’ultimo Sinodo. Inoltre, si prevede l’esclusione dei Cardinali oltre l’età di ottanta anni da queste congregazioni. Per quanto riguarda il Conclave, i report menzionano che i cardinali elettori, la maggior parte nominati da Papa Francesco, rappresenterebbero il 75% dei voti, mentre il rimanente 25% sarebbe assegnato a laici e religiosi selezionati dallo stesso Papa prima che il posto di Pontefice si renda vacante. Nonostante le precisazioni ufficiali, il dibattito si è acceso online, poiché una tale modifica rappresenterebbe un cambiamento significativo in una tradizione che si estende per secoli.
Il dibattito è stato arricchito anche dal contributo dello storico Alberto Melloni, che ha sottolineato che il cardinalato è stato assegnato a laici in passato e che non vi sono impedimenti teologici nell’attribuire tale titolo a donne battezzate. Ha evidenziato che il fulcro del Conclave non è selezionare un CEO di una global company, ma piuttosto un vescovo di Roma, un processo che richiede tempo e saggezza, e che si crede sia sotto la guida dello Spirito Santo. È importante ricordare che, per il diritto canonico, qualsiasi maschio battezzato e celibe può teoricamente essere eletto Papa. Se l’eletto non fosse già un vescovo, dovrebbe essere consacrato come tale. Le norme del Conclave, nonostante sembrino inalterabili data la loro liturgia e solennità, hanno subito numerosi cambiamenti nel corso della storia. Inoltre, la pratica del Conclave (‘cum clave’), che vede i Cardinali riuniti e alloggiati in condizioni spartane fino all’elezione del nuovo Papa, ha subito una trasformazione nel 2005. Da quell’anno, i Cardinali hanno la possibilità di riposare in alloggi più confortevoli presso la Domus Sanctae Marthae, attuale residenza di Papa Francesco. Di FrancoReale