Richiesta di giudizio immediato accolta dal gip di Milano: Impagnatiello affronta il processo con accuse di premeditazione, crudeltà, vincolo della convivenza e futili motivi.
La data della prima udienza del processo immediato per Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio di Giulia Tramontano, la sua compagna incinta, è stata fissata per il 18 gennaio 2024. Impagnatiello, un barman attualmente detenuto, è accusato di aver ucciso Giulia con 37 coltellate. Nel processo, sono contestate quattro aggravanti: crudeltà, premeditazione del delitto, motivo futili e l’accusa di aver accoltellato la sua convivente. Le accuse contro Impagnatiello includono omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Le coltellate sono state inferte al collo di Giulia, in una sequenza di attacchi nei quali la futura mamma non è riuscita a difendersi.
Dopo l’omicidio, Impagnatiello avrebbe tentato maldestramente di bruciare il corpo di Giulia nella vasca da bagno. Successivamente, avrebbe cercato di nasconderlo in un box e infine l’avrebbe abbandonato in un cellophane e sacchetti di plastica a meno di 700 metri da casa, a Senago. Secondo quanto confessato e ricostruito dagli investigatori, Impagnatiello avrebbe pianificato e commesso l’omicidio da solo. Le prove includono ricerche su internet e il ritrovamento di bustine di veleno per topi, una sostanza tossica somministrata più volte a Giulia, trovata anche nel feto. La famiglia di Giulia si costituirà parte civile nel processo.
