L’unica sciagura è perderti
Oh Signor mio e mio Re,
se si potesse descrivere la magnificenza
che in te risplende!
È impossibile non riconoscere che proprio tu sei la Maestà!
Meditandoti si resta sbalorditi e meravigliati,
specie quando ti si scorge tanto umile
e tanto pieno d’amore verso una creatura come me.
Superata quella percezione di sgomento
che nasce alla vista di tanta immensità,
ci si può rivolgere a te parlandoti con libertà.
Ma poi si ha un altro timore più grande,
quello di offenderti,
ma non per la paura della punizione,
non potendovi essere per l’anima
una maggiore sciagura che quella di perderti.
Preghiera di Santa Teresa di Gesù
Avila, 1515 – Alba de Tormes, Spagna, 1582
Religiosa e dottore della Chiesa