L’artiglio del diavolo viene consigliato, in genere, per il trattamento di problemi che riguardano le ossa e le articolazioni: un rimedio naturale di cui sono note da tempo le proprietà antinfiammatorie. La versatilità di questo rimedio fa sì che lo si possa assumere tanto per uso topico quanto per via orale.
La medicina dei popoli della zona meridionale dell’Africa da secoli fa largo ricorso all’artiglio del diavolo per curare disturbi osteo-articolari. In particolare, nella radice della pianta sono presenti l’arpagoside e altri glucosidi iridoidi che vantano una notevole efficacia dal punto di vista analgesico: contribuiscono, quindi, a combattere il dolore e le infiammazioni.
Quando si può usare l’artiglio del diavolo
L’artiglio del diavolo si rivela molto efficacia specialmente nel caso in cui vi sia la necessità di intervenire su infiammazioni e dolori che, però, non determinano una compromissione grave a livello articolare: è il caso del mal di schiena, della tendinite e della gotta.
Anche in presenza di artrosi, di artrite, di artrite reumatoide o di osteoartrite vale la pena di provare questo rimedio naturale, che inoltre è efficace per chi soffre di sciatica, di dolori dovuti a contusioni, di dolori generici cervicali o di mal di testa causato da artrosi cervicale.
Come si assume
In infuso, è possibile utilizzare 10 grammi di radice in un litro di acqua, per poi consumare la bevanda tre volte al giorno. Si può comprare l’artiglio del diavolo direttamente in erboristeria, dove per altro è disponibile in vari formati: in compresse, in capsule, in tintura madre o in droga grezza.
Per quel che riguarda la tintura madre, la dose raccomandata è tre volte al giorno diluendo in acqua tra le 20 e le 40 gocce. Infine, l’artiglio del diavolo in estratto secco è da distribuire sempre in tre volte al giorno, con un dosaggio tra i 300 e i 600 milligrammi al giorno.
Contro il colesterolo
Questo rimedio naturale non serve solo a combattere il dolore e le infiammazioni, ma è anche un ottimo digestivo: il merito è sempre degli iridoidi, che svolgono un’azione amaricante per effetto della quale viene incentivata la produzione di bile e succhi gastrici. Vale la pena di mettere in evidenza, inoltre, le proprietà antiaritmiche e ipotensive dell’artiglio del diavolo, che serve anche a ridurre il colesterolo cattivo.
Le caratteristiche della pianta
La pianta cresce soprattutto tra il Botswana e la Namibia, su terreni caratterizzati da un elevato contenuto di ossidi di ferro.
Le radici tuberizzate vengono raccolte nel corso della stagione autunnale. Una volta tagliate a fette, vengono messe ad essiccare, e in seguito possono essere impiegate per preparare prodotti di fitoterapia o di erboristeria.
Vale la pena di ricordare che l’artiglio del diavolo ha sì proprietà digestive, ma non è indicato per le persone che hanno problemi di ulcera peptica e di gastrite, in quanto incentiva la secrezione gastrica. Il rimedio, infine, potrebbe favorire le contrazioni uterine, e proprio per questo motivo non dovrebbe essere usato dalle donne in stato di gravidanza avanzata.
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