Martedì sera Papa Francesco ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolineando la “testimonianza esemplare” dell’ambasciatore italiano e il “servizio esperto e generoso” del carabiniere, entrambi uccisi in un attentato in Congo lo scorso lunedì.
Papa Francesco ha espresso il suo profondo dolore per l’attacco di lunedì nella Repubblica Democratica del Congo che ha determinato la morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, 43 anni, del carabiniere Vittorio Iacovacci, di appena 30 anni e del loro autista congolese, Moustapha Milambo. I tre stavano viaggiando in auto blindate in dotazione dell’ambasciata, seguendo il protocollo delle Nazioni Unite, nella parte orientale del paese centroafricano.
L’uccisione di Attanasio
Gli italiani uccisi lunedì nella Repubblica Democratica del Congo sono morti in uno scontro a fuoco che appare come una vera e propria esecuzione, come ha dichiarato il procuratore Alberto Pioletti.
I corpi dei due uomini italiani sono arrivati all’aeroporto di Roma Ciampino nella notte tra martedì e mercoledì e sono stati accolti dal neo primo ministro Mario Draghi. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, mercoledì ha dichiarato che il Paese ha inviato una squadra nella RDC orientale per indagare sul tragico incidente.
I Funerali e le parole del cardinale De Donatis
Ricordiamo che ieri si sono tenuti i funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci, presso la Basilica di Santa Maria degli angeli a Roma.
Il Cardinale di Roma Angelo De Donatis ha espresso il proprio pensiero addolorato durante la celebrazione del funerale. Ha infatti affermato che i due italiani sono stati uccisi da una violenza stupida.