Non c’è solo l’ipotesi di peculato a gravare sulla posizione del sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, tra le 8 persone indagate dalla Procura della Repubblica di Crotone. Tra i reati ipotizzati risalta anche concussione e violenza sessuale, che sarebbe stata perpetrata da Nicolazzi nei confronti di una bracciante agricola, sua concittadina. Il primo cittadino avrebbe cercato di violentare la donna nel 2018 che si era rivolta a lui chiedendo un posto di lavoro per il figlio disoccupato
Il vergognoso fatto sarebbe avvenuto nell’ufficio del sindaco nel luglio 2018, dove il sindaco aveva ricevuto questa mamma disperata. La donna aveva chiesto un posto di lavoro per il figlio disoccupato. Nicolazzi avrebbe cercato di rassicurare la donna, proponendole “opportunità” per suo figlio legate però al suo comportamento.
La donna ha chiesto cosa avrebbe dovuto fare per aiutare suo figlio e il sindaco avrebbe chiesto una prestazione sessuale. Avrebbe cercato di metterle le mani addosso. La donna è immediatamente fuggita. Tutto il dialogo col primo cittadino è stato registrato da alcune microspie posizionate in ufficio, precedentemente istallate per chiarire i risvolti dell’inchiesta su tentativi di corruzione.
“Fatti vedere… e girati…“, le avances di Nicolazzi registrate dai microfoni sono esplicite. Come altrettanto esplicito è il rifiuto della donna che si schernisce: “Non mi mettete in imbarazzo…”».