Il boss Matteo Messina Denaro è stato interrogato dal giudice Alfredo Montalto e dal pm Gianluca De Leo in un procedimento penale in cui risponde di estorsione aggravata. Durante l’interrogatorio, il boss ha negato di aver minacciato Giuseppina Passanante per farsi restituire un terreno di famiglia, sostenendo di aver solo rivendicato un diritto.
Messina Denaro durante un interrogatorio inedito del 21 febbraio ha spiegato che il terreno in questione era stato comprato dal suo padre nel 1983, che era amico del padre di Giuseppina Passanante. Il padre di Messina Denaro aveva chiesto ad Alfonso Passanante di intestarsi il bene e Passanante aveva accettato. Tuttavia, nel corso degli anni, il terreno era stato ipotecato dalle banche per vicende che afferma di non conoscere.
In seguito, Messina Denaro ha spiegato di aver saputo che Giuseppina Passanante stava vendendo il terreno e che aveva già concluso l’affare a un prezzo inferiore a quello di mercato. Messina Denaro ha quindi contattato la donna con una lettera, firmata con il suo vero nome, per rivendicare il diritto sulla proprietà del terreno.
Il boss ha inoltre risposto alle domande del giudice riguardo alla sua residenza. Ha affermato di aver risieduto a Campobello da latitante, ma di aver avuto l’ultima residenza da uomo libero sempre a Campobello. Ha negato di avere soprannomi, ma è risaputo che era chiamato U siccu e Diabolik dalla sua famiglia.
Infine, il boss ha affermato di non avere più una residenza poiché il Comune gliel’ha cancellata, ma ha dichiarato di non avere problemi economici nonostante gli abbiano tolto tutti i suoi beni patrimoniali. Non ha rivelato se possiede ancora qualcosa, dicendo di non essere stupido.